Paolo Emanuele Borsellino nacque a Palermo il 19 gennaio 1940 nel quartiere popolare della Kalsa, dove, durante le tante partite a calcio nel quartiere, conobbe Giovanni Falcone, più grande di lui di otto mesi, con il quale instaurò un’amicizia mai incrinatasi. 1972 – 3º nel girone A della 1. deild. 1985-86 – 1º nel girone A della Promozione Veneto, vincendo lo spareggio del 25 maggio, a Cittadella, Schio-Nova Gens 1-0, è promosso in Interregionale. Arma dei Carabinieri Umberto Sinico, sentito come testimone, si può stabilire che Borsellino non solo era a conoscenza di essere nel mirino di Cosa nostra, ma che preferiva che non si stringesse troppo la protezione attorno a sé, così da evitare che l’organizzazione scegliesse come bersaglio qualcuno della sua famiglia. Il club è solo in parte soddisfatto: «Speravamo sempre di giocare il secondo tempo verso la metà campo più grande, perché c’era più spazio e la possibilità di fare gol era ovviamente maggiore», ha dichiarato il tecnico Skonieczny. Alla fine della guerra civile, nella quale risultarono vittoriosi i nazionalisti, la maglia diventò di colore blu, perché il rosso era il colore che identificava lo sconfitto campo repubblicano.

Baltimore Poe House as it appears today Ispirata alla mitologia greca, la maglia è la prima mai realizzata da Ezeta per una squadra professionistica. Come ancora oggi stabilisce il Regolamento delle divise da gioco, la FIGC e la Lega Calcio hanno il veto sul disegno delle maglie ma non sullo stemma societario di un club: una squadra può quindi scegliere liberamente il proprio nome e il proprio stemma, senza il rischio di violare le regole e incorrere in sanzioni. Spesso indicata come una delle maglie più belle del mondo, al di là di un anno specifico di riferimento, diventa evidente che la Samp scudettata di Vialli e Mancini rappresenti un pezzo di storia e ci permetta al meglio di apprezzare anche quell’abbinamento cromatico così peculiare. Vince la Coppa delle Coppe (1º titolo). 1937 – Il club rinuncia alle eliminatorie di Coppa Italia e alla partecipazione alla Serie C, sciogliendosi. In questa pagina sono riportati i colori e simboli del Football Club Internazionale Milano, società calcistica italiana con sede a Milano. La maggioranza dei calciatori che hanno vestito la maglia azzurra proviene dai club italiani. Anche la seconda maglia non cambia: prevalentemente bianca, con un inserto rossoblù che si collega al colletto a girocollo e termina sul retro, come la prima maglia; i calzoncini sono blu con inserti rossi sui lati e la targhetta BFC sulla cintura.

2001 Dal 2020 sono diventati popolari tra le donne e spesso fanno parte di set di pantaloncini da 2 pezzi. Ma, dal punto di vista societario, continuano le problematiche: quelli della gestione Casillo sono due anni di fortissima tribolazione. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. «L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, manchester city terza maglia quindi quel politico è un uomo onesto. Leonardo Sciascia, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 10 gennaio del 1987, biasimò i criteri adottati dal Consiglio Superiore della Magistratura per l’assegnazione del posto di procuratore della Repubblica di Marsala a Paolo Borsellino invitando il lettore a prendere atto che «nulla vale più, in Sicilia, per far carriera nella magistratura, del prender parte a processi di stampo mafioso». Componenti della magistratura Luigi Giampietro ·

Il 25 giugno Borsellino aveva avuto un incontro riservato con il colonnello Mario Mori e l’allora capitano Giuseppe De Donno presso la caserma «Carini», lontano dalla Procura: secondo quanto dichiarato da Mori e De Donno ai magistrati, Borsellino si limitò a parlare con loro del dossier soprannominato «Mafia e Appalti» trasmesso dal ROS alla Procura di Palermo di cui il giudice s’interessava nonostante non avesse ricevuto la delega d’indagine. Secondo i giudici che conducono l’inchiesta «Trattativa Stato-mafia», Borsellino in realtà era informato della negoziazione che Mori e De Donno stavano conducendo con l’ex sindaco Vito Ciancimino per arrivare alla cattura di latitanti e tale colloquio riservato era finalizzato a parlare di quei fatti. Chinnici istituì presso l’Ufficio istruzione un «pool antimafia», ossia un gruppo di giudici istruttori che si sarebbero occupati esclusivamente dei reati di stampo mafioso e, lavorando in gruppo, essi avrebbero avuto una visione più chiara e completa del fenomeno mafioso e, di conseguenza, la possibilità di combatterlo più efficacemente. Nel 1975 Borsellino venne trasferito presso l’Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo.

Por Ramón