In una storia lunga più di un secolo tante cose belle ha insegnato la Juventus al calcio italiano, concentrando e limitando apprendimento e frequentazione di quelle brutte ad un periodo corto, gli anni appunto Calciopoli. Chi deve arbitrare la Juventus ha addosso molta più pressione degli altri. La Juventus è adorata dai tifosi che ne sono gelosi, la sorvegliano passo passo, ne conoscono tutti i pregi ma sono pronti a rimproverarle impietosamente i minimi difetti, la obbligano ad essere bella e sempre giovane malgrado gli ottant’anni e più, criticano appena delude ma cadono in ginocchio appena, dopo l’adulterio della sconfitta, ritorna verso di loro con la vittoria. La maglia 2013-2014, invece, viene scelta dai tifosi tra una serie di opzioni sul sito ufficiale del club, la maglia scelta, presenta di nuovo il cavalluccio granata scuro in basso a sinistra e gli sponsor sono di colore oro. Nei primi anni 2000 viene adottato il nuovo scudetto, e la prima maglia ad avercelo è proprio quella della stagione 1999-2000, maglia molto simile a quella dell’anno precedente, con l’unica eccezione del pantaloncino: bianco con un bordo granata sul lato destro. La seconda divisa della Salernitana è generalmente di colore bianco con bordi granata.
Da segnalare la maglia dal 1976 al 1979 che riporta un cavalluccio granata in un cerchio bianco all’altezza del cuore. I portieri talvolta possono anche indossare protezioni per evitare l’abbagliamento dal sole o dei riflettori. Nel 1909, in modo che gli arbitri distinguessero i portieri dai giocatori di movimento, il regolamento dovette essere cambiato, per far sì che i portieri si vestissero differentemente rispetto ai propri compagni di squadra. Nel 2011 Lotito e Marco Mezzaroma rifondarono la prima squadra cittadina denominandola inizialmente Salerno Calcio, anche la scelta cromatica fu provvisoria. La Puma aveva anche pagato 120.000 dollari a Pelé per indossare le sue scarpe, e aveva specificamente richiesto di piegarle verso il basso e di allacciarsele all’inizio della finale di Coppa del Mondo del 1970, assicurandosi così un primo piano delle scarpette per il pubblico televisivo di tutto il mondo. In un primo momento questo nuovo stile è stato respinto, ma ben presto le squadre inglesi e anche di altre parti del mondo hanno adottato questi pantaloncini. Tale colore è stato spesso utilizzato come seconda o terza maglia nel corso degli anni in cui il colore principale è stato il granata o il giallo-rosso-blu del Salerno Calcio.
Per esempio, la maglia della casa 2020/2021 disegnata da Joma! Con l’aumento della pubblicità e degli sponsor nel XX secolo, i loghi di sponsor hanno cominciato ad apparire sulle magliette, e sono state rese disponibili per l’acquisto dei fan delle maglie replica, generando una notevole quantità di entrate per le società. Dal 1980 sono stati compiuti significativi progressi nella progettazione di guanti, che ora dispongono di protezioni, per prevenire la flessione all’indietro delle dita e di segmentazione, per consentire una maggiore flessibilità dei materiali destinati per proteggere la mano e per migliorare la presa di un portiere. Dal 2005 al 2009 a seguito del fallimento del club, venne utilizzato un nuovo logo ovale, utilizzato in quel periodo per problemi giuridici, le maglie in quel periodo sono sempre di colore granata con bordi bianchi di vario genere. Nel periodo 1988-1989, la Salernitana capitanata da Agostino Di Bartolomei, utilizzerà una divisa molto particolare: il granata utilizzato è di una tinta piuttosto chiara, e sulla divisa ci sono numerose linee bianche verticali. In questo periodo i portieri generalmente vestivano con maglie di lana più pesanti, simili più a maglioni che alle maglie dei calciatori. Piuttosto che aggiungere i numeri alle maglie delle due squadre, vennero realizzate per la finale due divise già numerate, una bianca e una rossa, e vennero consegnate alle squadre in base a un sorteggio.
Il match conferma la voglia di Firenze e dei fiorentini di seguire e vivere il calcio storico, i biglietti per la finale erano sold out da giorni, «Ancora una conferma che a Firenze c’è grande voglia di Calcio storico – così hanno commentato l’assessore alle Tradizioni popolari Andrea Vannucci e il presidente del Calcio storico fiorentino Michele Pierguidi -. La scelta di mettere in vendita i biglietti nel solo punto vendita BoxOffice delle Murate è stata premiata dalla grande passione dei fiorentini: un modo per restituire il più possibile il gioco del calcio in costume alla città». Il bianco-celeste tornò sulle magliette della Salernitana dalla stagione 1929-1930, e vi restò in qualità di prima divisa ufficiale, tuttavia a volte si utilizzò la maglia celeste tinta unita, altre volte con bordi bianchi o neri, e altre ancora con una grande banda orizzontale nera o bianca. Dalla stagione 1992-1993 lo sponsor ufficiale è CRAS (Cassa Rurale Artigiana Salerno) la maglia è sempre granata con pantaloncini neri, idem per la stagione successiva. La stagione successiva venne adottata una divisa molto simile a quella blu della stagione precedente, anch’essa è interamente blu, però le righe granata affiancate da quelle bianche, sono tre e al centro c’è una specie di ovale a racchiudere lo sponsor ufficiale.
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