Calcio Pomigliano, è una società calcistica italiana con sede a Pomigliano d’Arco (NA). 1936 – All’inizio della nuova stagione, la società attua una riorganizzazione, dove la squadra calcistica si separa dalla polisportiva e si reiscrive alla Prima Divisione come Gruppo Sportivo Imolese «Francesco Zardi». Durante la rassegna mondiale, la nazionale scese in campo con la prima divisa in quattro delle cinque gare disputate: in due incontri indossò il completo interamente azzurro (contro la Norvegia e i padroni di casa della Francia), contro l’Austria sfoggiò il classico abbinamento con pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri mentre contro il Camerun furono bianchi sia i calzoncini che i calzettoni. In seguito al passaggio di proprietà, cambiano anche alcune delle figure chiave del club, fra cui il presidente (Franco Coppa) e il vice-presidente (Gaetano Cutrufo). Di seguito la cronologia conosciuta dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali del club imolese. Alla prova del ritorno nel professionismo la squadra divenuta semplicemente Imolese Calcio 1919 si è rivelata competitiva: guidata da mister Alessio Dionisi, ha disputato una stagione di alto livello e ha concluso al terzo posto nel girone B, accedendo per la prima volta nella sua storia ai play-off per la promozione in Serie B perdendo in semifinale contro il Piacenza.

1938-1939 – Partecipa al girone A della Prima Divisione Emilia. 1944 – 4ª nel girone B della Divisione Nazionale Emilia. 1939-1940 – Partecipa al girone B della Prima Divisione Emilia. 1951-1952 – Partecipa al girone B della Prima Divisione Emilia-Romagna. Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti Emilia-Romagna. Semifinale di Coppa Italia Dilettanti Emilia-Romagna. Vince la Coppa Italia Dilettanti Emilia-Romagna (1º titolo). Finale di Coppa Italia Dilettanti Emilia-Romagna. Primo turno di Coppa Italia Dilettanti (Fase Eccellenza). Nell’estate, con il supporto del comune di Imola, nasce una nuova società denominata Imolese Calcio 1919 Società Sportiva Dilettantistica a r.l., che si occupa di ricostruire il settore giovanile rossoblù ripartendo dal campionato di Eccellenza. 2004-05 – 17º nel girone I della Serie D. Retrocede in Eccellenza. Montanelli non trovava neppure nel partito avversario, la DC, una compagine affidabile su cui puntare con certezza. La forma a scudetto viene ripristinata nel 2006, allorché lo stemma torna al template partito rosso-blu; la ragione sociale viene collocata in capo, in nero all’interno di una fascia bianca, mentre i cantoni dello scudo ospitano a destra il grifone (declinato in bianco, maglia inter 2025 semplificato nelle linee e privo di spada) e a sinistra l’anno di fondazione dell’Imola F.C.

Il primo stemma in assoluto presente sulle maglie del Potenza apparve nella stagione 1948-1949 ed era costituito da uno scudetto rosso e blu con una «P» al centro. 1935 – Rinuncia a iscriversi alla stagione seguente rimanendo inattivo. Durante la stagione fu allonato dal campo una sola volta Benetti. Dopo aver adottato nei primi anni d’esistenza vari campi a carattere posticcio ubicati in varie zone della città di Imola, dal 1925 la squadra rossoblù gioca le proprie partite interne allo stadio Romeo Galli, presso il parco delle Acque Minerali; capace di circa 4 000 posti totali (dei quali 1 560 – tutti a sedere – omologati per le manifestazioni calcistiche), dispone di un campo erboso misurante 105×56 metri ed è dotato di pista d’atletica leggera. Quindi per il lavaggio puoi utilizzare del sapone liquido e dell’acqua ad una temperatura massima di 30 gradi. Le maglie da calcio per ragazzi nella versione da allenamento sono realizzate in tessuto anti umidità per mantenere la pelle sempre asciutta, barcellona maglietta mentre le cuciture laterali spostate in avanti offrono una libertà di movimento impareggiabile. La leggendaria Arancia Meccanica, l’Olanda guidata da Rinus Michels che nel 1988 ha vinto l’Europeo grazie al goal da cineteca di Marco van Basten o quella che, negli anni 50, permetteva a Coen Moulijn di indossare una casacca, ovviamente orange, con il colletto chiuso dai laccetti, sono parte della storia del calcio, delle divise legate a questo sport e della sua iconografia.

Per quanto immotivati e bizzarri possano sembrare a uno sguardo superficiale, i movimenti degli oggetti di moda – e cioè quello che indossiamo in un determinato periodo storico – sono il frutto naturale della società che li produce e, proprio per questo motivo, in grado di raccontarne molti aspetti interessanti. C’era un’enorme euforia in città, in molti fra i catalani simpatizzavano per gli italiani, ma la vera lezione che non potrò mai dimenticare la ebbi il giorno dopo quando presi una copia della Gazzetta e vidi un titolo veramente incomprensibile per me: “Il Brasile siamo noi”! Retrocessa in Prima Divisione dopo aver perso gli spareggi. Durante gli europei, su sette incontri totali che portarono gli Azzurri a conquistare il secondo titolo continentale della loro storia, la prima divisa venne indossata in quattro occasioni con il pantaloncino blu navy (contro Svizzera, Austria, Spagna e in finale contro l’Inghilterra) e in una gara con il pantaloncino bianco (contro il Galles). Finale in gara doppia Mussolini (Torino, 1938 a. Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.). Primo turno di finale di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.). Coppe Coppa della Regina · Nella lunga e proficua militanza con la maglia rossoblù, la maggiore della sua carriera con sei stagioni, Signori ha disputato complessivamente 178 incontri e segnato 84 reti: 67 reti in serie A (più una nello spareggio contro l’Inter per l’accesso alla Coppa UEFA 1999-2000), risultando quarto assoluto tra i marcatori del Bologna nelle Coppe europee di tutti i tempi, con 14 reti.

Por Ramón